Apple e Microsoft sono due aziende leader rivali ma con un problema in comune: la durata delle batterie dei portatili.
Iniziamo con ordine.
Microsoft
Quando Microsoft iniziò a pubblicizzare il suo innovativo sistema operativo Windows Vista, tra i suoi punti di forza vi sarebbe stata, senza ombra di dubbio, una una migliorata gestione del risparmio energetico per tutti i dispositivi portatili. Nonostante ciò sembra che negli ultimi tempi, si moltiplichino le proteste di utenti di Windows Vista che si lamentano del fatto che le batterie dei laptop equipaggiati con il nuovo sistema operativo di Microsoft durino molto poco. Questo, però, non avviene se si utilizza il motore grafico Aero, che è il primo tra i processi che consumano più batteria.
Il colmo è che coloro che hanno speso una grande quantità di denaro per comprare portatili molto potenti proprio per ottenere il massimo delle prestazioni da Vista, per preservare la durata della batteria sono costretti ad abbassare le prestazioni grafiche, utilizzando così una versione di Vista equivalente a quella Basic.
La tesi di molti è che Windows 98 consumasse meno di XP e quest’ultimo consumi meno di Vista. In altre parole, l’evoluzione di Windows si accompagnerebbe ad una costante crescita del suo fabbisogno energetico, e questo indipendentemente dalla parallela evoluzione dell’hardware.
Il problema, già riconosciuto da diversi produttori di PC portatili, ha ora spinto HP ad integrare sui laptop con Vista una propria utility per il risparmio energetico. Bypassando le configurazioni predefinite di Windows Vista, il tool di HP mette a disposizione degli utenti profili energetici più aggressivi di quelli forniti da Microsoft: nella modalità power saver, ad esempio, il programma si preoccupa di disattivare anche l’interfaccia grafica avanzata Aero, accusata da più parti di essere tra i maggiori responsabili del dispendio energetico di Vista.
Microsoft, ha comunque promesso nel nel primo Service Pack di Windows Vista, atteso entro la fine dell’anno, porterà con sé ulteriori migliorie al sistema di power management.
Apple
Apple ha reso noto che le batterie incluse nei suoi computer portatili di MacBook e MacBook Pro venduti tra il febbraio 2006 e l’aprile 2007, potrebbero dare problemi di funzionamento, quali il mancato riconoscimento della batteria da parte del sistema o un’autonomia visibilmente ridotta.
Per risolvere i problemi di natura software, Apple ha messo a disposizione dei suoi utenti un aggiornamento che può essere scaricato attraverso la funzione Aggiornamento automatico oppure manualmente da qui. Se dopo l’installazione dell’update l’utente dovesse continuare a sperimentare problemi, Apple garantisce la sostituzione gratuita della batteria difettosa.
In effetti sembrerebbe che alcune partite di batterie non si ricaricherebbero a dovere e per far fronte a questo problema è stato approntato un software per risolvere la questione. In realtà, una buona parte di queste batterie presenterebbero problemi più seri di quanto Apple vuole lasciar intendere. Times Online riporta che alcune batterie verrebbero visibilmente deformate in seguito a un processo di dilatazione. E’ quindi evidente che, in quest’ultimo caso, un semplice aggiornamento software non basti a risolvere il problema.
La soluzione di Intel
Come vedete il problema dell’anno non è più quanto veloce può essere un portatile, bensì quante ore di autonomia possono dare le batterie dei portatili. A tal proposito vorrei ricordare che Intel ha recentemente promesso di riuscire a creare, entro due anni, portatili dall’autonomia di 24 ore!
L’ambizioso progetto si promette di riunire in un solo super chip tutta la Tecnologia Multicore, GPU e Memoria.
I minori consumi di energia di questo chip, saranno spalleggiati anche dalle nuove memorie DDR3 e dai dischi NAND e secondo Intel, sarà auspicabile un aumento della durata della batteria di 3 volte.
Original article: Apple e Microsoft: problemi con le batterie dei portatili. La soluzione di Intel con un autonomia di 24 ore
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